EPILAZIONE PERMANENTE

I peli sono piccole formazioni sottili e filiformi che crescono sulla cute della maggior parte dei mammiferi. Il pelo dell’essere umano è corto e setoso sulla maggior parte del corpo, mentre in alcuni punti specifici come la testa, il pube, i genitali e le ascelle è più lungo e di qualità diversa. I peli fanno parte, insieme al follicolo pilifero e ad una ghiandola sebacea, del complesso pilosebaceo. Sono formati da una parte esterna, il fusto, e una contenuta nel follicolo, la radice.

DEPILAZIONE O EPILAZIONE???

Depilazione ed epilazione sono due termini che molto spesso vengono erroneamente utilizzati come sinonimi; in realtà il loro significato è differente. Con Depilazione, infatti, si fa riferimento all’eliminazione di quella parte del pelo che emerge dalla cute (rasoi), mentre con epilazione si indica la rimozione di tutto il pelo, bulbo compreso (cerette). La rimozione dei peli è una pratica antichissima. Gli Egizi si rasavano con creme a base di olio e miele. E non solo le donne: i sacerdoti, oltre a rasarsi i capelli, si depilavano in segno di rispetto verso le divinità. Corpi maschili depilati erano diffusi in Grecia (gli atleti) e a Roma: per le gambe usavano gusci di noce arroventati. Ugualmente la pratica depilatoria è stata regolarmente adottata fra le varie popolazioni di cultura islamica. Fin dall’antichità classica, nei hammām, la pasta depilatoria più largamente diffusa è stata a lungo la cosiddetta nūra, oggi sostituita da un impasto lavorato a caldo di succo di limone, zucchero e acqua. L’epilazione permanente agisce invece sulla matrice, la struttura cellulare situata alla base del follicolo pilifero e responsabile della formazione e crescita del pelo. Possono essere oggetto di depilazione tutte le parti del corpo eventualmente ricoperte di peli superflui o ritenuti tali. Tipicamente oggetto di depilazione sono, nell’uomo, oltre al volto, la zona toracica e le gambe; nella donna, le ascelle, le gambe, le braccia e l’inguine.